Sezione: Alimentazione

Dieta chetogenica: cos’è, benefici, rischi e a chi è davvero adatta

Dieta chetogenica: cos’è, benefici, rischi e a chi è davvero adatta

Hai superato i 50 e ti stai chiedendo se esiste un’alimentazione che aiuti a dimagrire, controllare la glicemia o sentirsi più in forma?
La dieta chetogenica, o “keto”, è tra le più discusse degli ultimi anni. Ma funziona davvero? E soprattutto: è adatta a tutti, anche con qualche acciacco o terapia in corso?

In questo articolo ti guideremo in modo semplice ma rigoroso, con informazioni basate su fonti medico-scientifiche affidabili (come ISS, PubMed, Harvard Medical School), per aiutarti a fare scelte consapevoli.

1. Come funziona la dieta chetogenica

🔄 Che cos'è la chetosi?

La dieta chetogenica riduce drasticamente l’assunzione di carboidrati (pane, pasta, zuccheri…) e spinge il corpo a entrare in uno stato chiamato chetosi.
In chetosi, il nostro organismo brucia grassi per produrre energia, rilasciando delle molecole dette corpi chetonici. Questi diventano la "benzina alternativa" per cervello e muscoli.

⚖️ La composizione tipica dei macronutrienti

Una dieta chetogenica standard si basa su:

  • 70-75% grassi (olio d’oliva, avocado, frutta secca…)
  • 20-25% proteine (carne, pesce, uova…)
  • 5-10% carboidrati (circa 20-50 grammi al giorno)

🍽️ Cosa si può mangiare (e cosa no)?

✅ Ammessi:

  • Carne, pesce, uova
  • Verdure a basso contenuto di carboidrati (spinaci, zucchine, broccoli)
  • Avocado, olio extravergine d’oliva, semi, frutta secca
  • Formaggi stagionati

🚫 Da evitare o limitare:

  • Pane, pasta, riso, patate
  • Zuccheri, dolci, bevande zuccherate
  • Legumi e frutta ricca di zuccheri (banane, uva, fichi)

2. I principali benefici della dieta chetogenica

⚖️ Dimagrimento rapido

Molte persone notano un calo di peso già nelle prime settimane. Secondo Paoli et al., 2013 (PubMed), la dieta chetogenica può essere più efficace nel breve termine rispetto ad altre diete ipocaloriche.

🩸 Controllo della glicemia

Limitando i carboidrati, si stabilizza il livello di zucchero nel sangue. Questo può aiutare chi ha prediabete o diabete di tipo 2 (sempre sotto controllo medico).

🧠 Altri effetti potenzialmente positivi

Nata per curare l’epilessia resistente nei bambini (fonte: ISS), oggi è oggetto di studi anche per:

  • Sindrome metabolica
  • Alzheimer
  • Alcuni tumori (Neurotherapeutics, 2017)

3. Rischi ed effetti collaterali da non sottovalutare

😣 Cheto-influenza: cos'è?

Nei primi giorni potresti sentirti spossato, con mal di testa, nausea, irritabilità. È la cosiddetta "cheto-influenza", dovuta all’adattamento del corpo alla mancanza di carboidrati.

⚠️ Altri possibili rischi

  • Affaticamento renale ed epatico (in soggetti predisposti)
  • Aumento del colesterolo LDL
  • Disidratazione e carenza di sali e vitamine

🚫 Controindicazioni: quando evitarla

Non è indicata in caso di:

  • Problemi renali o epatici
  • Diabete di tipo 1
  • Malattie cardiovascolari gravi
  • Gravidanza o allattamento

4. È adatta a tutti dopo i 50 anni?

🩺 Sempre con la supervisione del medico

Dopo una certa età, ogni cambiamento alimentare va valutato insieme a uno specialista. Farmaci, patologie, metabolismo e livelli di attività fisica possono cambiare l’efficacia e la sicurezza della dieta.

❌ No al “fai-da-te”

Seguire schemi trovati su internet, senza valutazioni personalizzate, può fare più male che bene. Evita di iniziare la chetogenica senza una visita da un nutrizionista o medico competente.

5. Conclusione: vale la pena provarla?

La dieta chetogenica non è una scorciatoia miracolosa, ma uno strumento potente — se usato con intelligenza e consapevolezza.

  • ✅ Può aiutare a dimagrire e controllare la glicemia
  • ⚠️ Ma comporta anche rischi e non è adatta a tutti

👉 Il consiglio finale? Ascolta il tuo corpo, confrontati con un professionista, e scegli un’alimentazione che rispetti te, la tua età e la tua salute.

Fonti: Istituto Superiore di Sanità (ISS), PubMed, Harvard Medical School, studi scientifici Paoli et al. 2013, Neurotherapeutics 2017.



Autore: Redazione Medicina33.com