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Sindrome dell’ovaio policistico: tra sintomi poco riconosciuti e gestione quotidiana

Sindrome dell’ovaio policistico: tra sintomi poco riconosciuti e gestione quotidiana

Settembre è il mese dedicato alla sensibilizzazione sulla sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), uno dei disturbi ormonali più diffusi nelle donne in età fertile. Nonostante la sua frequenza — colpisce tra il 6% e il 13% delle donne —, 7 casi su 10 restano non diagnosticati, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Cos’è la PCOS e come si manifesta

La PCOS è un disturbo cronico caratterizzato da squilibri ormonali, livelli eccessivi di androgeni e cisti ovariche, con cicli irregolari o assenti. Può comparire già durante l’adolescenza e può influire sulla fertilità, rendendo più difficile il concepimento.

I sintomi principali includono:

  • Cicli mestruali irregolari o assenti

  • Acne persistente

  • Crescita eccessiva di peli su viso e corpo

  • Diradamento dei capelli

  • Difficoltà a concepire

Poiché i sintomi possono comparire gradualmente e variare da donna a donna, la diagnosi spesso è complessa.

Cause e fattori di rischio

Le cause della PCOS non sono ancora del tutto chiarite, ma sembrano coinvolgere:

  • Squilibri ormonali: aumento di androgeni, responsabili di acne, irsutismo e perdita di capelli

  • Sindrome metabolica: resistenza insulinica che può ostacolare l’ovulazione

  • Infiammazione di basso grado: favorisce la produzione di androgeni e aumenta il rischio cardiovascolare

  • Fattori genetici: predisposizione familiare

  • Sovrappeso o obesità: aumentano il rischio e possono peggiorare i sintomi; la perdita di peso può favorire l’ovulazione

Diagnosi

La PCOS viene generalmente diagnosticata quando sono presenti almeno due dei seguenti criteri:

  1. Cicli mestruali irregolari o assenti

  2. Eccesso di ormoni maschili (irsutismo, acne, perdita di capelli)

  3. Ovaie policistiche (ingrossamento ovarico e presenza di più follicoli)

Gli esami del sangue possono aiutare a identificare alterazioni ormonali, come aumento di testosterone, ormone luteinizzante (LH), insulina e ormone antimulleriano.

Rischi associati

La PCOS aumenta il rischio di sviluppare altre condizioni di salute, tra cui:

  • Diabete di tipo 2

  • Ipertensione

  • Colesterolo alto

  • Malattie cardiache

  • Tumore dell’endometrio

L’impatto psicologico può essere significativo, con ansia, depressione e problemi legati all’immagine corporea.

Trattamento

Non esiste una cura definitiva, ma i sintomi possono essere gestiti. Le opzioni includono:

  • Terapie ormonali (estrogeni e progestinici) per regolare i cicli e ridurre gli androgeni

  • Antiandrogeni (es. spironolattone, ciproterone acetato) per ridurre acne e irsutismo

  • Inositolo, una sostanza naturale che favorisce la corretta ovulazione e il metabolismo

La scelta del trattamento dipende dalle esigenze individuali e dal desiderio di gravidanza.

Prevenzione e stile di vita

Adottare uno stile di vita sano è fondamentale per gestire la PCOS:

  • Alimentazione equilibrata: frutta, verdura, cereali integrali e legumi, limitando zuccheri e grassi poco salutari

  • Attività fisica regolare

  • Controllo del peso

  • Evitare fumo e alcol

Questi accorgimenti possono migliorare l’equilibrio ormonale e ridurre i sintomi, contribuendo al benessere generale.



Autore: Redazione Medicina33.com