Salute e lavoro: come proteggersi ogni giorno
Il modo in cui affrontiamo le sfide del lavoro può incidere profondamente sulla nostra salute e sul nostro benessere. Non è solo il lavoro in sé a influenzare la qualità della vita, ma anche le condizioni in cui viene svolto e, soprattutto, la nostra capacità di adattarci ad esso.
Sebbene non esista un'unica professione intrinsecamente pericolosa o salutare, è chiaro che il contesto lavorativo influisce notevolmente. Ad esempio, la speranza di vita di un attore può essere inferiore a quella di un agricoltore, ma non mancano attori che vivono a lungo e in salute. Conta molto il modo in cui ciascuno reagisce allo stress, agli sforzi fisici, ai ritmi e agli ambienti di lavoro.
I principali rischi legati al lavoro
I rischi professionali sono molteplici: mancanza di allenamento, fatica fisica, tensione mentale, noia, incidenti, esposizione prolungata a sostanze pericolose. Alcuni pericoli possono essere affrontati solo attraverso la collaborazione tra datori di lavoro e sindacati, ma anche il singolo lavoratore può adottare comportamenti utili a proteggere la propria salute.
Nei luoghi affollati, ad esempio, virus influenzali e raffreddori si diffondono facilmente. Prendersi un giorno di malattia può aiutare a contenere il contagio, proteggendo sé stessi e i colleghi. Anche disturbi respiratori come la bronchite sono legati ad alcune mansioni: un direttore di banca corre meno rischi di un operaio stradale.
Lavorare seduti per molte ore comporta altri tipi di problemi. Sebbene l’impegno mentale possa essere stimolante, l’inattività fisica espone a malattie cardiovascolari. Gli impiegati sedentari sono infatti più soggetti a disturbi coronarici rispetto ai colleghi più attivi.
Come prevenire i danni del lavoro sedentario
Chi è costretto a stare seduto tutto il giorno dovrebbe integrare nella propria routine attività fisiche all’aria aperta: una passeggiata, un po’ di giardinaggio o sport leggero. Anche durante l’orario lavorativo è possibile fare piccoli movimenti, come salire le scale anziché prendere l’ascensore o recarsi di persona da un collega anziché telefonare.
L’alimentazione gioca un ruolo importante. Saltare il pranzo per lavorare e poi abbuffarsi la sera è una cattiva abitudine. Meglio preferire piccoli pasti leggeri e regolari, che mantengano attivo il metabolismo e prevengano l’accumulo di grasso. È fondamentale anche l’idratazione: in inverno servono almeno mezzo litro d’acqua al giorno, in estate fino a due litri.
Condizioni ambientali e postura
Un ambiente di lavoro confortevole riduce l’inefficienza e i rischi per la salute. L’illuminazione deve essere adeguata, le postazioni di lavoro devono favorire una postura corretta. Sedili ergonomici, superfici inclinate, poggiapiedi o cuscini possono prevenire mal di schiena e problemi circolatori. Anche le hostess e i commessi, costretti a stare in piedi a lungo, dovrebbero sollevare spesso le gambe o indossare calze a compressione graduata.
Gli addetti al sollevamento di carichi pesanti devono imparare a distribuire lo sforzo sulle gambe e non sulla schiena. Ogni mansione richiede consapevolezza e formazione adeguata.
Stress mentale: un pericolo silenzioso
Lo stress mentale è più difficile da rilevare, ma può provocare gravi conseguenze: disturbi digestivi, cefalee, insonnia, ulcere, ansia, depressione. Non è vero che solo i dirigenti ne soffrono: colpisce trasversalmente tutta la popolazione.
In alcuni casi può essere utile delegare compiti, chiedere una riduzione delle responsabilità o partecipare a corsi di aggiornamento. La noia, sia nel lavoro sottoutilizzato sia nella solitudine domestica, può essere combattuta con nuovi interessi o cambiamenti di ruolo.
Rischi ambientali e sostanze pericolose
Chi lavora in ambienti polverosi, come i minatori, può sviluppare gravi malattie polmonari. Alcune sostanze chimiche — come mercurio, piombo, solventi o cloruro di vinile — sono cancerogene o tossiche. Anche l’esposizione prolungata al rumore può compromettere l’udito.
In questi casi la prevenzione richiede l’intervento congiunto di aziende, sindacati, legislatori e scienziati. Dove possibile, si devono sostituire le sostanze pericolose, migliorare i metodi di produzione e usare dispositivi di protezione: camici, mascherine, cuffie, guanti.
La responsabilità individuale
Ogni lavoratore deve conoscere i rischi connessi alla propria mansione e adottare comportamenti sicuri. Nessun lavoro è perfetto, ma si può migliorare la qualità della vita professionale con buon senso e attenzione.
Molti vivono inconsapevolmente con muscoli contratti e dolori cronici. Ma bastano pochi esercizi, anche seduti alla scrivania, per rilassarsi e prevenire fastidi. Ruotare le spalle, allungare il collo, stringere i muscoli delle cosce, alzare le dita dei piedi o distendere le braccia possono fare la differenza.
Un lavoro svolto con consapevolezza, pause adeguate, cura del corpo e della mente può diventare una fonte di realizzazione e non di stress. Il segreto non è solo nel tipo di attività, ma nel modo in cui la viviamo.
Autore: Redazione Medicina33.com