Sezione: Alimentazione

Sale da cucina: l'abuso è un fattore di rischio per l'ipertensione arteriosa.

Sale da cucina: l'abuso è un fattore di rischio per l'ipertensione arteriosa. Presente naturalmente nella grande maggioranza degli alimenti (a eccezione della frutta), lo aggiungiamo ai cibi cotti e crudi unicamente perchè fin da bambini ci abituiamo al suo sapore. Cosi il cloruro di sodio, il comune sale da cucina, è diventato, nel bene e nel male, un protagonista della nostra alimentazione che mettiamo in tavola dopo averlo estratto dalle miniere di salgemma o ricavato dall'acqua di mare. Il cloruro di sodio è costituito da due minerali essenziali: il sodio e il cloro. II primo è indispensabile per mantenere l'equilibrio idrico delle cellule: trattiene infatti l'acqua nei tessuti e sovrintende alla funzionalità  nervosa. Il cloro è attivo nella formazione del succo gastrico e nell'equilibrio acido base.

Fra i due è il sodio il componente più chiacchierato e il motivo sta nel fatto che l'abuso è un fattore di rischio per l'ipertensione arteriosa. L'acqua indispensabile alle cellule è garantito dal sodio, che ha il potere di mantenerla a un livello costante. Filtrato dai reni, il sodio viene eliminato principalmente attraverso l'urina e il sudore. può però accadere che , per motivi legati a disturbi del cuore o dei reni, il sodio non venga eliminato: l'organismo si trova così a dover trattenere più acqua del solito, e questo può provocare l'edema.

Proprio perché ne consumiamo almeno tre volte più del dovuto, gli esperti di alimentazione consigliano una drastica riduzione. L'abitudine ai cibi ben saporiti può essere modificata gradatamente, senza soffrirne troppo, magari ricorrendo alle erbe aromatiche, che nel nostro paese non mancano, per rendere i cibi più gustosi.

Autore: Redazione Medicina33.com