Sezione: Varici

Quando è necessario effettuare la flebografia ?

La flebografia consiste nell'esplorare radiologicamente un determinato settore venoso dell'arto inferiore previa iniezione di una sostanza opaca (Hypaque oppure Angio-Conray, ecc.) introdotta in vena alla radice dell'arto (in decubito supino e in direzione retrograda al normale flusso ematico) oppure in una vena del dorso del piede (in ortostatismo, ponendo un laccio in regione sovra-malleolare).Questo metodo, oltre alla visualizzazione del circolo profondo, permette di giudicare la funzionalità  del circolo stesso, Poichè le vene profonde, ricanalizzate, pur essendo ben visualizzate nella flebografia in clinostatismo, non sono funzionalmente efficienti.

La flebografia è esame raramente richiesto in caso di varici semplici, ma può essere indispensabile

• per poter decidere un intervento:
in caso di varici postflebitiche o in caso di sospetto di flebite misconosciuta per apprezzare lo stato delle vene profonde e sapere se sono in condizione di ricevere o sopportare un aumento di volume del circolo;

• in caso di flebite:
all'inizio della malattia in piena fase acuta per individuare il punto esatto dell'obliterazione e poter disostruire la vena bloccata;

• in caso di recidiva postoperatoria:
è evenienza del tutto eccezionale;

• in caso di anomalia venosa congenita:
associata a un'arteriografia;

• in caso di trauma:
del bacino e degli arti inferiori per poter affermare, sul piano medico-legale, la presenza di una flebite.

L'interesse teorico della flebografia è considerevole, ma la tendenza attuale è quella di riservare l'esame ai casi in cui non si ritiene di aver raggiunto una precisazione diagnostica valida col solo esame clinico. E ciò in quanto si è registrato qualche inconveniente per particolare intolleranza al liquido.

Autore: Redazione Medicina33.com