Sezione: Psicologia

Qualsiasi situazione stressante abbassa la soglia di difesa immunitaria e, attraverso l'azione sul sistema endocrino, favorisce l'instaurarsi di alcune forme patologiche.

Lo stress è l'elemento più insidioso di una serie di patologie, oggi tra le più diffuse, che contraddistinguono alcuni tipi di abitudini lavorative, relazionali, alimentari della nostra società : ulcere, gastriti, dermatiti, nevralgie, malattie del sistema cardiovascolare e molte altre ancora possono avere come componente più o meno primaria il cosiddetto "fattore stress". Persino nel caso di alcuni tumori si sottolinea un possibile ruolo di questa componente emotiva.perchè, nonostante gli enormi progressi della medicina, negli ultimi trent'anni queste patologie sono continuate ad aumentare, così come crescono le turbe mentali e si verifica un conseguente aumento nel consumo di psicofarmaci? perchè nel giro di due generazioni le abitudini di vita di gran parte della popolazione italiana sono state rivoluzionate dal progresso tecnologico:un cambiamento repentino che ha condizionato tempi di lavoro, condizioni abitative, mezzi di trasporto, abitudini alimentari, rapporti sociali di convivenza e di comunicazione; un brusco salto in avanti, forse eccessivo rispetto ai tempi di mutazione di un patrimonio genetico ereditato nel corso di centinaia di migliaia di anni, da cui deriva parte delle innate potenzialità  comportamentali della nostra specie.

Certamente le cause che scatenano una situazione stressante sono oggi infinitamente superiori a quelle di qualsiasi altra epoca storica dell'uomo: nel corso di una vita l'uomo di oggi può trovarsi più di una volta a fare i conti con difficoltà  lavorative di ogni genere, cambiamenti di mansioni, trasferimenti di sede, conflitti gerarchici. più difficilmente ciò poteva accadere all'uomo di una società  rurale (e l'Italia lo era, fino a trent'anni fa, quasi totalmente), dove i ruoli sociali erano spesso fà¬ssi. Persino i vantaggi indubbi derivanti dal progresso economico possono avere un risvolto negativo sul piano emozionale: per esempio, l'enorme diffusione e la maggiore velocità  dei mezzi di trasporto comporta anche più rischi e incidenti sulle strade, con un conseguente sovraccarico di tensione per chi viaggia in auto. Emozioni, paure, tensioni, responsabilizzazioni eccessive: se dunque lo stress è diventato un rischio quotidiano per il nostro organismo, è bene esaminarne il meccanismo di attivazione e tutte le possibilità  utili a combatterlo.
qualsiasi situazione stressante abbassa la soglia di difesa immunitaria e, attraverso l'azione sul sistema endocrino, favorisce l'instaurarsi di alcune forme patologiche. Una particolare emozione o un dolore scatenano una risposta di allarme, simile a quella di preparazione all'attacco o alla fuga, contraddistinta però da una eccessiva frequenza e dall'alterazione di diversi parametri fisiologici:battito cardiaco, pressione arteriosa, conducibilità  elettrica della pelle, alterazione delle ghiandole endocrine. Lo stress si instaura dopo una permanenza troppo prolungata di queste risposte di allarme, anche quando la situazione scatenante è cessata. Perciò diventa importante prevenire tutte quelle condizioni che contribuiscono ad affaticare in modo eccessivo sia il corpo che la mente.

Fare sport. Per migliorare la circolazione sanguigna e attenuare le tensioni muscolari, il gonfiore alle gambe e altri inconvenienti di una vita prevalentemente sedentaria. Sono consigliabili il nuoto, la ginnastica leggera, l'esercizio fisico in generale:tonifica l'organismo e aiuta a eliminare liquidi in eccesso. Gli sport competitivi permettono di scaricare la tensione, ma occorre evitare quelli troppo faticosi.

Camminare. Rinunciare, appena possibile, alla schiavit๠dell'auto e degli ascensori. Evitare di chiudersi in casa, anche se non se ne ha voglia sforzarsi di vedere gente;organizzare gite ed escursioni all'aria aperta con gli amici: la compagnia degli altri e una sana attività  fisica funzionano da diversivo anti-depressione.

Seguire una dieta sana e variata. Tenere sotto controllo peso e forma fisica è importante: evitare tutti quei cibi che favoriscono l'ipertensione arteriosa. Dunque no ai cibi grassi e piccanti, ai fritti, agli alimenti che gonfiano e fermentano; limitare al massimo anche i prodotti raffinati (farina bianca, riso brillato, zucchero raffinato), dolci, bevande gassate. Mangiare alimenti ricchi di vitamina C (antistress, perchè svolge un'azione tonica, energetica sull'organismo), come le verdure, soprattutto crude, perchè la cottura le impoverisce. Ridurre carboidrati in favore di cibi ricchi di calcio (che tonifica e rafforza i tessuti muscolari), come latticini, spinaci, legumi verdi, pesce, uova; e di quelli ricchi di vitamina A (energetica, previene i disturbi mestruali), come carote, pomodori e germe di grano. Non appesantire lo stomaco: è bene preferire alimenti freschi e mangiare leggero, distribuendo il cibo durante la giornata senza caricare eccessivamente il pranzo o la cena.

Consumare poco sale, tabacco, alcol. Il sale e tutti i cibi troppo salati (insaccati, fritti, formaggi affumicati) favoriscono la ritenzione idrica nei tessuti (con conseguente gonfiore di gambe e piedi) e l'ipertensione arteriosa. Tabacco e alcol, oltre a essere un pericolo per polmoni e arterie, sono fortemente depressivi, una volta passata la prima fase di euforia.

Staccare dal lavoro anche con la mente. Non bisogna portarsi i problemi lavorativi a casa, ma affrontarli e risolverli sempre durante l'orario di lavoro, senza affrontare imprese superiori alle proprie forze. Per quanto il lavoro possa essere impegnativo o prolungato, occorre creare nell'attività  quotidiana momenti di distensione e di tranquillità .

Autore: Redazione Medicina33.com