Menopausa e salute cardiovascolare: un legame clinicamente rilevante
La menopausa costituisce una fase fisiologica nella vita della donna, ma i cambiamenti ormonali che la caratterizzano hanno ripercussioni importanti anche sul piano cardiovascolare. Con la cessazione della produzione di estrogeni da parte delle ovaie, si verifica infatti una perdita della protezione vascolare che questi ormoni garantivano durante l’età fertile.
Diversi studi clinici confermano che, a partire dalla menopausa, il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari – quali ipertensione, cardiopatia ischemica e ictus – tende ad aumentare in modo significativo.
Implicazioni ormonali e meccanismi di rischio
Gli estrogeni svolgono un ruolo essenziale nel mantenere la salute vascolare: favoriscono l’elasticità delle arterie, regolano i livelli plasmatici di colesterolo e contribuiscono al controllo della pressione arteriosa. La loro carenza, pertanto, comporta una serie di modificazioni metaboliche e vascolari:
Aumento del colesterolo LDL (lipoproteine a bassa densità), con contestuale riduzione del colesterolo HDL (lipoproteine ad alta densità);
Insorgenza o peggioramento dell’ipertensione arteriosa;
Incremento del grasso viscerale, con distribuzione adiposa a livello addominale;
Riduzione della compliance arteriosa e progressiva rigidità vascolare.
Tali alterazioni concorrono a innalzare il rischio di eventi cardiovascolari, che nelle donne tendono a manifestarsi più tardi rispetto agli uomini, ma con esiti spesso più gravi.
Strategie preventive: il ruolo dello stile di vita
La prevenzione cardiovascolare in epoca post-menopausale si basa principalmente su interventi comportamentali, supportati da un’adeguata sorveglianza clinica. Le seguenti misure sono ritenute fondamentali:
Alimentazione equilibrata e cardioprotettiva
È indicata una dieta ispirata al modello mediterraneo, ricca di alimenti vegetali, legumi, cereali integrali, pesce azzurro e grassi insaturi. È opportuno limitare l’assunzione di zuccheri semplici, grassi saturi e alimenti ultraprocessati.
Attività fisica regolare
Un’attività motoria di tipo aerobico, anche moderata (es. camminata a passo sostenuto), praticata quotidianamente per almeno 30 minuti, apporta benefici significativi sia sul piano cardiovascolare che metabolico.
Monitoraggio clinico costante
È raccomandato sottoporsi a controlli periodici per la valutazione della pressione arteriosa, del profilo lipidico e della glicemia. A discrezione del medico curante, possono essere indicati ulteriori approfondimenti (elettrocardiogramma, ecocardiogramma, test da sforzo, ecc.).
Gestione dello stress e qualità del sonno
Lo stress cronico e i disturbi del sonno rappresentano fattori di rischio emergenti. Tecniche di rilassamento, mindfulness e una corretta igiene del sonno possono contribuire al benessere psico-fisico e alla prevenzione delle patologie croniche.
Considerazioni sulla terapia ormonale sostitutiva (TOS)
La terapia ormonale sostitutiva può essere utile per il trattamento dei sintomi vasomotori e di altri disturbi correlati alla menopausa. Tuttavia, il suo impiego deve essere attentamente valutato dal ginecologo, tenendo conto dei fattori di rischio individuali (incluso il rischio cardiovascolare) e delle eventuali controindicazioni.
Le attuali linee guida internazionali raccomandano di prescrivere la TOS alla dose minima efficace e per il periodo più breve possibile, riservandola a pazienti selezionate, dopo un’attenta valutazione clinica personalizzata.
La salute cardiovascolare nella donna in menopausa merita attenzione medica e consapevolezza. Il ginecologo rappresenta lo specialista di riferimento per accompagnare la paziente in questo delicato passaggio, anche in sinergia con il medico di medicina generale, il cardiologo e, quando necessario, altri specialisti.
Prevenzione, stile di vita sano e monitoraggio clinico costituiscono le basi per affrontare la menopausa in modo sereno e consapevole, proteggendo il cuore e migliorando la qualità della vita.
Autore: Redazione Medicina33.com