Malnutrizione in ospedale: un’emergenza silenziosa che riguarda oltre un terzo dei pazienti di Medicina Interna
Un allarme importante arriva dall’Italia e riguarda la salute dei pazienti ricoverati nei reparti di Medicina Interna. Secondo uno studio recentemente pubblicato sull’European Journal of Internal Medicine, oltre il 37% dei pazienti risulta malnutrito già al momento del ricovero. Una condizione che non solo allunga i tempi di degenza, ma aumenta anche il rischio di complicanze infettive, mettendo a serio rischio il decorso clinico.
La ricerca, condotta tra il 2020 e il 2023 dalla Società Italiana di Medicina Interna (SIMI), ha coinvolto 650 pazienti — metà dei quali donne — distribuiti in 16 reparti di 15 città italiane, coprendo 11 regioni diverse. Per valutare lo stato nutrizionale sono stati adottati due strumenti riconosciuti a livello internazionale: il MUST (Malnutrition Universal Screening Tool) e il GLIM (Global Leadership Initiative on Malnutrition).
I dati emersi sono preoccupanti:
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Il 37,3% dei pazienti era già malnutrito al momento del ricovero, secondo i criteri GLIM.
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Il 42,3% risultava a rischio di malnutrizione secondo il MUST, con la maggioranza dei casi classificata ad alto rischio.
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La malnutrizione appare più diffusa nel Nord Italia (quasi il 49%) rispetto al Centro (39%) e al Sud (30%).
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Nei pazienti malnutriti si è riscontrato un tasso di infezioni ospedaliere quasi triplo rispetto a chi non lo era (19% contro 7%).
Antonello Pietrangelo, direttore del Dipartimento di Medicina Interna Generale e Post Acuzie dell’AOU di Modena, sottolinea l’importanza di questi risultati:
"La malnutrizione è un problema spesso sottovalutato nei reparti ospedalieri, ma che ha un impatto decisivo sulla salute dei pazienti. È urgente introdurre uno screening nutrizionale sistematico al momento del ricovero e affidare ai medici internisti il compito di riconoscere e gestire tempestivamente questa condizione."
Questi dati lanciano un segnale forte: per migliorare la qualità delle cure e gli esiti clinici è indispensabile prestare maggiore attenzione allo stato nutrizionale dei pazienti ospedalizzati, un fattore che troppo spesso resta nell’ombra ma che può fare la differenza tra una guarigione rapida e complicanze evitabili.
Autore: Redazione Medicina33.com