Sezione: Malattie sessualmente trasmissibili

Le fasi evolutive della sifilide: sifilide primaria, sifilide secondaria, sifilide latente e sifilide e la sifilide congenita.

La sifilide detta anche lue, ha come agente causale il " treponema pallido " o " spirocheta pallida ". Fra le malattie veneree è la più temibile perchè può produrre lesioni infiammatorie e distruttive in quasi tutti i tessuti, soprattutto quelli dei vasi sanguigni, con manifestazioni cliniche molto varie e periodi di apparente guarigione che possono durare anni. Il contagio avviene, di regola, per contatto sessuale, oppure attraverso lesioni della pelle e delle mucose. Il periodo di contagiosità  è durante la fase primaria e secondaria. La sifilide evolve in tre fasi: primaria, secondaria e terziaria.

SIFILIDE PRIMARIA
Invasione e diffusione del treponema. Sintomo principale, ma che sovente passa inosservato, è il sifiloma cioè un rilievo papuloso, rosato, a volte leggermente ulcerato, che a un esame superficiale può sembrare un foruncolo, ma privo di suppurazione e indolore. Di regola, il sifiloma è localizzato agli organi genitali esterni dell'uomo o della donna; a volte alla parete posteriore della vagina eal collo dell'utero (sifiloma occulto). I sifilomi extra-genitali sono di solito localizzati alle labbra, alla lingua, alle tonsille, alla mucosa anale. La sola diagnosi sicura di sifilide primaria è la visione, all'ultramicroscopio, della spirocheta nel materiale prelevato raschiando il sifiloma. Le reazioni sierologiche, in particolare quella di Wassermann, diventano positive solo a distanza di 15-20 giorni dalla comparsa del sifiloma.

SIFILIDE SECONDARIA
Inizia verso il 25°-30° giorno e le spirochete provocano lesioni distribuite senza alcun ordine, superficiali, spontaneamente risolutive, che durano da 2 a 3 anni, e in circa la metà  dei casi passano inosservate. Fra i sintomi generali si annoverano cefalea, mal di gola, dolori ossei e articolari, febbre. I linfonodi si ingrossano, diventano duri ma sono indolori e senza suppurazione. La pelle è sede di lesioni varie (come roseole, macchie lenticolari rosee), papule psoriasi, alopecia; così anche la mucosa della bocca, della faringe, dei genitali e dell'ano, sotto forma di placche opaline, papulo-erosive o papulo-ipertrofiche (condilomi piani). Piuttosto frequenti sono anche le lesioni epatiche. Le reazioni sierologiche sono positive in tutti i casi di sifilide secondaria.

SIFILIDE LATENTE
La sifilide primaria e secondaria, se curata in tempo, guarisce senza postumi. Se non è curata, in un terzo dei casi guarisce spontaneamente; in un altro terzo passa alla fase terziaria; nell'ultimo terzo passa alla forma di sifilide latente che è contagiosa nei primi 3-4 anni, può durare molti anni e portare a lesioni tardive più o meno gravi. La diagnosi di sifà¬lide latente si pone quando la reazione sierologica positiva è la sola prova; o quando, la reazione è negativa, si è verificata in precedenza una sifilide mal curata; oppure quando una donna ha un figlio malato di sifilide congenita.

SIFILIDE CONGENITA
Detta anche, impropriamente, sifilide ereditaria o eredo-lue. Il feto si infetta dopo il quinto mese se la madre è una sifilitica recente non curata, o si ammala di sifilide durante la gravidanza. La sifilide in gravidanza può ultimarsi con un aborto spontaneo, con un nato morto, o con un neonato infetto, prematuro o a termine. La sifilide congenita può manifestarsi alla nascita, o qualche tempo dopo, oppure tardivamente, di solito verso il 7° anno, in casi eccezionali verso il 30° anno.

Autore: Redazione Medicina33.com