Sezione: Gastroenterologia

La terapia per la colite è in relazione alla causa e a base di antibiotici specifici.

La colite è un processo infiammatorio acuto o cronico dell'epitelio che riveste il colon (intestino crasso). Le forme acute e pressochètutte quelle croniche non sono mai limitate a questo segmento dell'intestino ma risultano sempre associate ad analogo processo infiammatorio del tenue .Le coliti possono essere distinte in coliti specifiche, ad eziologia nota batterica (tifo, paratifo, salmonellosi, dissenteria bacillare), protozoaria (amebiasi, giardiasi), tossica esogena (piombo, arsenico, mercurio) o endogena (uremia), tubercolare, luetica, sintomatica (morbo di Basedow, ustioni ecc.) e in coliti aspecifiche a causa non nota o comunque mal definita (errori dietetici, raffreddamenti, insufficienze digestive, carenze vitaminiche, uso di tarmaci irritanti per la mucosa intestinale, come antibiotici e citostatici).Talune coliti croniche invece costituiscono entità  anatomocliniche a sà© stanti, ad eziologia molteplice e complessa e vanno distinte in primitive, cioè primariamente insorgenti senza una causa determinante generale, e secondarie, sequela cioè di varie affezioni. Non sempre tuttavia tale distinzione appare facile in quanto esistono forme cliniche di colite associate a processi appendicolari, colecistici o annessitici in cui è assai difficile stabilire la priorità  eziologica. Il decorso della malattia è, per definizione, cronico, con periodi di remissione e di riacutizzazione .

La diagnosi è generalmente facile, mentre non altrettanto può essere detto per la terapia. Essa infatti potrà  sortire risultati efficaci se condotta tenacemente sia dal medico che dal paziente e protratta per lungo tempo. I suoi cardini fondamentali poggeranno sull'eliminazione di cibi piccanti, irritanti (fritture, alcolici ecc.), di difficile digestione, sulla cura delle eventuali malattie generali in causa, sulla eradicazione dei microrganismi responsabili dell'infiammazione mediante l'uso di antibiotici e disinfettanti intestinali adatti. Dal punto di vista sintomatico saranno infine utili i tarmaci antispastici, che tenderanno ad impedire l'insorgenza di spasmi della muscolatura del colon e quindi del dolore, i fermenti lattici, i sedativi, i polivitaminic ecc. Quadro anatomoclinico a se stante è la colite ulcerosa, malattia infiammatoria del colon la cui eziopatenogenesi è tuttora ignota (fattori allergici, disvitaminosici, batterici e non ultimi psichici, come stati ansiosi o prolungati conflitti emozionali concorrerebbero al suo determinismo). La lesione anatomopatologica, più o meno diffusamente presente sulla mucosa del colon, consiste in ulcerazioni sanguinanti ricoperte di essudato purulento.

Dal punto di vista clinico, accanto a forme ad inizio acuto con febbre elevata e sintomatologia dissenteriforme (10-20 scariche diarroiche di feci liquido commiste a sangue e mucopus), più frequentemente si osservano forme croniche ad andamento più discreto ma sempre caratterizzate da emissione ripetuta nella giornata di abbondanti quantità  di feci semiliquide commiste a sangue e mucopus. A lungo andare la malattia determina un progressivo deterioramento delle condizioni generali di nutrizione e sanguificazione dell'ammalato. La terapia per la colite è in relazione alla causa e a base di antibiotici specifici.

Autore: Redazione Medicina33.com