Sezione: Medicina delle dipendenze

La cocaina procura effetti negativi sia a livello fisico che psichico.

La cocaina è un composto che viene estratto da una pianta "la coca" (Eritroxilon coca), in Bolivia ed in Perà¹. Le popolazioni locali usano masticarne le foglie per diminuirne la fame, la sete, la fatica. Fu introdotta in Europa come terapia per il divezzamento della dipendenza da morfina, ma presto ci si rese conto che gli effetti della cocaina, dal punto di vista della dipendenza sostituivano quelli della morfina. In altre parole si riusciva ad eliminare la necessità  di assumere la morfina, solo al prezzo di continuare a consumare la cocaina. La via di assunzione era diversa da quella usata dalle popolazioni dell'America del Sud; in occidente infatti la cocaina viene fiutata per via nasale.

Questo tipo di somministrazione è stata condizionata dal fatto che. Poichè i suoi effetti sono passeggeri, si richiedevano somministrazioni frequenti, Un'altra via di somministrazione è quella per iniezione, ma in questo modo si ha un effetto anestetico locale che porta ad una temporanea perdita di sensibilità  in corrispondenza della zona di inoculazione. D'altro canto, la brevità  dei suoi effetti, costringeva a dover fare molteplici iniezioni, cosa che risultava molto scomoda. Gli effetti della cocaina variano a seconda della via di somministrazione; come abbiamo già  detto la cocaina può essere masticata e in questo caso l'effetto si limita ad una riduzione della sensibilità  agli stimoli della fame, della sete e della fatica. Ben più vari e complessi sono invece i suoi effetti quando venga annusata. Distinguiamo;

  1. Effetti locali: questi sono dovuti all'azione di vasocostrizione, tipica della cocaina. Tali effetti si rendono particolarmente evidenti a livello del naso e dei polpastrelli delle dita. Nel naso infatti, il continuo fiutare la polvere induce una notevole vasocostrizione, la cui conseguenza è una scarsa vascolarizzazione delle cellule del setto nasale; queste cellule ricevono quindi poco ossigeno dal sangue e vanno con il tempo, incontro alla morte. Le più colpite sono le cellule che costituiscono il setto nasale; tipica alterazione degli assuntori di cocaina è infatti la perforazione del setto stesso. Sui polpastrelli gli effetti sono gli stessi e si producono quindi delle ulcere, cioè delle ferite poco sanguinanti che non guariscono. Per questo motivo spesso i tossicodipendenti usano manipolare la sostanza con rotolini di carta o con altri materiali che impediscano il contatto diretto con le mani.
  2. Effetti generali: la dose giornaliera inalata si aggira intorno al grammo, ma negli stati cronici spesso si raggiungono anche tre o quattro grammi. Alla prima esperienza non sempre gli effetti sono piacevoli; si possono avere infatti sconcertanti sensazioni di freddo, di debolezza agli arti tanto da non potere stare più in piedi, nausea accentuata ed irrequietezza psichica.

Questi fenomeni negativi sono rapidamente sostituiti, in seguito a ripetute assunzioni, da effetti euforizzanti. Il tossicomane prova una sensazione di benessere, è convinto di poter pensare più facilmente, ha più fiducia in se stesso, prova un senso di potenziamento delle proprie capacità  fisiche che si manifesta con un dinamismo accentuato. Sente di avere anche una maggiore potenza sessuale. Terminato però l'effetto della droga subentra uno stato di depressione con sensazione di notevole debolezza, di tristezza, di ansietà , di incapacità  a compiere qualsiasi attività .

Questo stato di profonda prostrazione sia fisica che psichica spinge il soggetto ad assumere nuovamente la droga. Ben presto questa tendenza continua ad aumentare sempre di più la frequenza delle somministrazioni, porta conseguenze talvolta irrimediabili; tali conseguenze si possono dividere in:

  1. Conseguenze fisiche: gli effetti della droga e del suo abuso si fanno vedere molto presto ed è raro invece che si presentino solo dopo 2 o 3 anni di assunzione. Esse consistono in tremori diffusi, palpitazioni, cioè una sensazione angosciosa di percezione del proprio battito cardiaco che risulta accelerato; tate sensazione è comunemente detta "cuore in gola". Si ha inoltre una completa mancanza di appetito cui consegue notevole dimagrimento e flaccidità  della carne; il volto è cadaverico, gli occhi sono infossati, si ha impotenza sessuale completa, compare una profonda insonnia con incapacità  quasi totale a dormire.
  2. Conseguenze psichiche: I fenomeni più frequenti e drammatici consistono in una notevole riduzione delle capacità  di pensiero; la memoria appare molto compromessa, compaiono allucinazioni e deliri di persecuzione e di gelosia, sଠha una notevole variabilità  dell'umore che passa da stati di quasi completa apatia a stati di eccitazione. Le allucinazioni sono fenomeni molto frequenti, quasi costanti negli stadi cronici, e finali del cocainismo.

Distinguiamo allucinazioni visive con visione di colori e movimento, colori che difficilmente corrispondono a colori reali, e allucinazioni tattili che sono forse le più gravi: si manifestano con un prurito diffuso, come se il corpo fosse coperto di insetti. Il soggetto reagisce a questa sensazione grattandosi violentemente producendosi graffi e asportandosi, a volte, lembi di pelle, senza peraltro riuscire a far cessare il prurito. Talvolta ricorre all'uso di oggetti acuminati o di pinze, trafiggendosi nella speranza di riuscire cosi ad estirpare i parassiti.

Le conseguenze di un tale comportamento sono facilmente immaginabili, la sospensione della droga non crea generalmente gravi disturbi fisici, cioè non produce una sindrome da astinenza ma, Poichè la dipendenza psichica è notevole, negli assuntori si creano dei problemi di comportamento in quanto essi sono disposti a tutto pur di superare la crisi di angoscia provocata dalla mancanza della dose. Va infine sottolineato che, pur essendo oggi abbastanza diffuso, il cocainismo va inquadrato come un fenomeno di tipo sodale ricreativo; in altre parole l'assunzione della droga viene effettuata molto spesso nel corso di “parties". per movimentare l'ambiente.

Persone quindi che non avrebbero grande interesse sono spinte a provare per non fare la figura dei “guastafeste" e prendono poi l'abitudine. Molto uso ne fecero e ne fanno tuttora gli ambienti di tipo pseudo intellettuale. e gli artisti di poca fama che la ricercano per i suoi effetti di apparente aumento delle capacità  creative e per le allucinazioni con ricchezza di colori che possono offrire buoni spunti per quadri astratti. In conclusione si può affermare che la cocaina sia una sostanza pericolosa non tanto per i suoi effetti sul fisico che con un pಠdi buona volontà , si potrebbero anche considerare trascurabili, quanto principalmente per gli effetti psichici che comporta e per la lenta ma progressiva distruzione affettiva che causa nell' assuntore abituale.



Autore: Redazione Medicina33.com