Sezione: Pronto Soccorso

La cicatrice ha caratteri morfologici completamente diversi dalla cute normale

La cicatrice è un tessuto residuale, connettivale e non elastico rappresentato dall'evoluzione del tessuto di granulazione che l'organismo produce allo scopo di colmare perdite di sostanza o saldare soluzioni di continuo di vari distretti del nostro corpo lesi da traumatismi o processi distruttivi in genere (guarigione per I e II intenzione). Si parla di guarigione per I intenzione quando la saldatura delle labbra della ferita è immediata; la cicatrice è regolare, sottile, appena visibile; per II intenzione o granulazione, quando la parte lesa è ampia o le labbra della ferita non sono state avvicinate. Solo le ferite superficiali che interessano l'epidermide e il derma riparano senza cicatrice per normale capacità  di rigenerarsi del tessuto cutaneo, mentre ferite più profonde della pelle esitano in cicatrice.
La cicatrice ha caratteri morfologici completamente diversi dalla cute normale: è priva di peli, non si pigmenta, è liscia o rugosa, talvolta ipertrofica (cheloide). Qualunque distretto corporeo (organi interni, muscoli ecc.) può essere sede di una cicatrice come espressione di processo riparativo di lesioni e perdite di sostanza; caratteristica comune di tutte le cicatrici è comunque l'assoluta identità  degli elementi che le costituiscono: fibre connettivali anelastiche immerse in una sostanza fondamentale, fortemente irrorate di sangue nel periodo di formazione della cicatrice stessa ed in secondo tempo scarsamente sanguificate. Nelle ferite che danneggiano vaste superfici corporee, come nelle ustioni, la cicatrice tende a contrarsi, per la sua non elasticità , rendendo difficili i movimenti: si rende necessaria quindi la chirurgia plastica.

Autore: Redazione Medicina33.com