Sezione: Urologia

La calcolosi o Litiasi : i calcoli si formano con più frequenza nella bile o nell'urina concentrate

La calcolosi o Litiasi è un fenomeno per cui sali minerali e composti organici normalmente disciolti nel liquidi biologici come la bile, l'urina, lasecrezione di alcune ghiandole esocrine (ghiandole salivari epancreas) col tempo aumentano di volume. Possono accumularsi in qualsiasi cavità  o dotto dell'organismo e non si dissolvonomai spontaneamente. Si formano di solito per infiammazionedel fluido o dell'organo che lo produce. Sinonimo della calcolosi è il termine litiasi (dal greco litos "pietra"), infatti l'elemento patologico fondamentale della calcolosi è il calcolo (dallatino calculus "pietruzza") le cui dimensioni (da un granello disabbia ad un uovo di piccione), numero (da uno per lo più grosso, detto calcolo solitario, a centinaia o migliaia simili a granelli di sabbia, detti renella) e composizione possono essere quanto mai vari. Clinicamente la calcolosi è uno stato morboso che,indipendentemente dal numero e dalla grandezza dei calcoli,può manifestarsi con una sintomatologia ben precisa o esseredel tutto silente. La forma asintomatica è assai più frequente(80-90% della totalità ); in questo caso il soggetto non accusanessun disturbo ed il reperto litiasico si evidenzia in modo deltutto occasionale, come ad esempio in caso di un esame radiografico (litiasi renale, epatica) o di un'indagine bioptica (es.litiasi delle ghiandole salivari) o autoptica.

I calcoli si formanocon più frequenza nella bile o nell'urina concentrate. Nellacistifellea spesso i calcoli biliari sono multipli, nel sistema urinario si possono formare calcoli urinari in qualsiasi punto. Nelrene si possono formare calcoli a forma di corna di cervo; i piccoli calcoli che passano lungo l'uretere sono causa di dolorimolto intesi e di presenza di sangue nell'urina. Nella calcolosibiliare o colelitiasi si distingue, in rapporto alla sede in cui icalcoli sono localizzati, una calcolosi della colecisti (assai frequente), una delle vie biliari intraepatiche ed una delle vie bilia-ri extraepatiche (calcolosi del dotto epatico, del dotto cistico edel coledoco). I calcoli biliari per la loro struttura biochimicavengono distinti in: calcoli di colesterina, di bilirubina, di carbonato di calcio e calcoli proteici. La dinamica della loro formazione non è chiara: probabilmente vi concorre una alteratacomposizione chimica della bile come ad esempio un eccesso dicolesterolo, una alimentazione povera di carboidrati, un prolungato digiuno. La terapia è per lo più chirurgica (colecistectomia), talvolta si può tentare di sciogliere i calcoli con tarmaci abase di acido urso-desossicolico o cheno-desossicolico; un altrosistema è la litotripsia, che frantuma i calcoli con applicazionedi onde d'urto che utilizzano gli ultrasuoni. I calcoli urinari(litiasi renale o nefrolitiasi, urolitiasi), sono concrezioni che sis,. formano e si arrestano nel bacinetto renale, nell'uretere o nellavescica e sono visibili, nella maggioranza dei casi ai raggi X.Chimicamente si distinguono in calcoli di urati, di cistina (inrari casi), di fosfato di magnesio, di ossalato di calcio, di fosfato di calcio. Se occludono la parete del dotto uretrale o si insinuano in essa provocano intense coliche renali con desiderioimpellente, ma difficoltà  di urinare.

Il dolore cessa quando ilcalcolo, caduto nell'imbocco dell'uretere, ritorna nella sua sedeprimitiva o è emesso con le urine. La terapia medica generale ètesa a impedire il formarsi di nuovi calcoli che ostruiscano levie urinarie; allo scopo si ricorre alla pratica di far bere alpaziente almeno 2-3 litri d'acqua oligominerale al giorno. Negliurati è efficace nel loro dissolvimento parziale o totale l'uso delbicarbonato di sodio e il citrato di sodio; si richiede poi unaadeguata dieta. In alcuni casi però si rende necessario un intervento chirurgico o mediante gli ultrasuoni (litotripsia). Lo storico mal della pietra si riferisce precisamente ai calcoli dellavescica. Si formano in presenza di una infiammazione dellavescica (cistite) dovuta a cancro della prostata, ipertrofia,restringimenti dell'uretra. I sintomi tipici sono minzione frequente, sangue nelle urine, dolori estesi al basso ventre, testicoli e cosce. L'intervento chirurgico può essere sostituito, in alcunicasi, dalla litotripsia.

La calcolosi delle ghiandole salivari (scialolitiasi), è di solitoprovocata da turbe del metabolismo o della digestione, processiinfiammatori a carico delle stesse ghiandole o della bocca. Lasede preferita del calcolo (quasi sempre uno solo, grosso comeun chicco di riso o un pisello) è la ghiandola sottomascellarecon il suo dotto escretore (dotto di Warthon). Talvolta il calcoloviene esulso spontaneamente; nei casi cronici o recidivanti sideve ricorrere all' asportazione della ghiandola.

Autore: Redazione Medicina33.com