Sezione: Medicina delle dipendenze

L'assuefazione si instaura con meccanismi diversi da caso a caso

L'assuefazione si instaura con meccanismi diversi da caso a caso

Per assuefazione si intende una progressiva tolleranza acquisita dall'organismo ad un farmaco o altra sostanza somministrato ripetutamente. L'organismo ha acquisito una resistenza al farmaco e per ottenere determinate azioni farmacologiche sarà  perciò necessario aumentarne costantemente la dose. Potranno così essere tollerate, senza fenomeni tossici acuti e senza morte, dosi singole anche letali per individui non abituati. L'assuefazione si stabilisce verso un buon numero di farmaci e sostanze: arsenico, certi purganti, efedrina e adrenalina, nitriti, sonniferi, nicotina, alcol, cocaina, hascisc, morfina e suoi derivati ecc. Essa non è mai un fenomeno definitivo, giacchà© con un congrue periodo di sospensione del medicamento si ripristina la sensibilità  originaria (però una seconda assuefazione avviene assai spesso e con maggiore prontezza della prima). L'assuefazione a certe droghe può portare con sà© una resistenza anche verso composti affini e si parla allora di "resistenza crociata" (pazienti abituati all'alcol sono anche insolitamente tolleranti verso l'etere, il cloroformio; i fumatori sopportano in modo inconsueto la lobelina, imorfinomani la codeina ecc.). Non di rado, soprattutto nel caso di droghe ad azione sul sistema nervoso centrale (alcol, cocaina, morfina), la brusca sottrazione del farmaco a cui l'organismo si era abituato porta alla comparsa di manifestazioni cosiddette di astinenza, con risentimenti psichici e psicosomatici, sicchà© è da pensare che in questi casi la droga risulti ormai necessaria per talune funzioni cellulari. L'assuefazione si instaura con meccanismi diversi da caso a caso: talvolta si tratta di una più rapida distruzione del farmaco nell'organismo, talaltra di un minore assorbimento (dimostrato in modo probante per l'arsenico somministrato per bocca) o di una sua maggiore eliminazione; altre volte interverrebbe una non meglio precisata "resistenza cellulare" che interesserebbe in modo prevalente le cellule o il tessuto sui quali il farmaco elettivamente agisce. Casi diversi dall'assuefazione si hanno sia con l'abitudine che da desiderio, non necessariamente tendenza ad aumentare le dosi, dipendenza psichica, ma non fisica;sia con l'accumulo, nel quale la tolleranza diminuisce con la somministrazione in modo progressivo.



Autore: Redazione Medicina33.com