Sezione: Malattie sessualmente trasmissibili

In estate aumenta il rischio di malattie sessualmente trasmissibili : gli individui giovani sono i soggetti più esposti al rischio di contagio.

Si chiamano malattie veneree le malattie infettive e contagiose che si contraggono prevalentemente attraverso i rapporti sessuali. Ad esserne colpiti con maggior frequenza sono i giovani, tra i sedici e i venticinque anni, e cioè nella fascia di età  in cui i rapporti sessuali si verificano occasionalmente, con persone diverse, in condizioni di precarietà , spesso di rischio. Le terapie per le malattie sessualmente trasmissibili di solito sono semplici e di breve durata . Chi ha il sospetto di avere contratto un'infezione venerea, deve vincere la vergogna (perchè ancora oggi una malattia di questo tipo è considerata infamante) e recarsi dal medico al più presto. Non solo per guarire, ma anche per evitare di propagare il contagio. Naturalmente, è sempre meglio pensare alla prevenzione. E cioè osservare un'igiene scrupolosa, evitare rapporti sessuali con persone sospette, usare il preservativo negli incontri occasionali.

Le malattie veneree attualmente più diffuse sono:

Blenorragia. Detta anche gonorrea, si manifesta, sia nell'uomo che nella donna, con un secreto genitale di colore giallo verdastro (per questo viene comunemente chiamato "scolo" ). Spesso provoca anche dolore nell'urinare. É dovuta a un gonococco che si annida nelle mucose e che viene trasmesso di solito durante un rapporto sessuale. Se non viene curata, questa malattia può aggredire anche gli organi interni. Di solito bastano sette-dieci giorni di cura per guarire.

Sifilide. All'inizio si manifesta con la comparsa di un nodulo ulcerato, il sifiloma primario, localizzalo nel punto dove è avvenuto il contagio, di solito nei genitali, ma anche nella lingua, sul seno e così via. É un'erosione di colore rosso vivo, non dolente, che scompare dopo una quarantina di giorni. Segue la seconda fase della malattia. Non ci sono sintomi sulla pelle, ma c'è uno stato generale di infezione:febbre, ingrossamento delle ghiandole, dolori. In una terza fase, la sifilide si manifesta con eruzioni cutanee, spesso rilevale e purulente.Superato questo stadio la malattia può "tacere" per anni, danneggiando internamente l'organismo. Oggi un esame del sangue molto semplice (la reazione Wassermann) può dire se si è contratta la sifilide. Con una cura tempestiva di antibiotici si guarisce perfettamente. É importante rivolgersi a un medico ai primi sintomi, in modo da iniziare subito la terapia antibiotica e bloccare il contagio.

Condilomi. Sono piccole escrescenze carnose, simili a verruche, che compaiono sui genitali. Provocati da un virus, i condilomi non si possono curare. Vengono "bruciati", con la diatermocoagulazione , o con la crioterapia. Se trascurati possono crescere fino ad assumere una forma caratteristica detta a "cavolfiore". Si tratta di un disturbo non dannoso, ma molto fastidioso, anche perchè può essere accompagnato da secrezioni maleodoranti.

Pidocchio del pube. Conosciuto meglio come "piattola", questo minuscolo parassita può infestare la regione del pube provocando un prurito intenso e macchie rosee o cerulee nella zona. Il contagio può avvenire facilmente anche attraverso la biancheria, i materassi, i servizi igienici. La cura è semplice: basta cospargere la zona infestata con polveri apposite che si acquistano in farmacia.

Herpes genitalis. Come le altre forme di herpes, questo ha una manifestazione cutanea, accompagnata da bruciori e, qualche volta, dall'ingrossamento delle ghiandole inguinali. Data l'origine virale, e un disturbo che non si può curare con gli antibiotici. Tende a diventare cronico e a ricomparire anche dopo una apparente guarigione.

AIDS. L'AIDS è dovuta a un virus che abbatte le difese dell'organismo, rendendolo vulnerabile e incapace di reagire alle più comuni malattie. Per questo una persona colpita dall'AIDS può morire. Questa malattia si è diffusa a una velocità  impressionante. Finchà© non sarà  trovato un vaccino, e un farmaco capace di combattere gli effetti del micidiale virus, l'unico mezzo che abbiamo per difenderci dall'AIDS è la prevenzione. I rapporti sessuali a rischio, ossia con persone di cui si sospetti che possano aver contratto l'infezione, vanno evitati.É meglio evitare anche rapporti con persone che non si conoscono. Se non ci si vuole privare di un incontro occasionate, o se si ha una relazione con una persona colpita dal virus (anche se e solo portatore del virus), è d'obbligo usare il preservativo.

Autore: Redazione Medicina33.com