Sezione: Cardiologia

Il collasso puಠaccompagnare l'infarto del miocardio i sintomi sono caduta della pressione arteriosa, pallore, sudorazione fredda profusa, astenia intensa, estremità  fredde, nausea e vomito.

Il collasso è un'alterazione della funzione circolatoria periferica, determinata spesso da una grave turba della regolazione e dell'equilibrio vascolare da parte del sistema neurovegetativo, conseguente a varie cause.
Accanto a cause esteme quali i traumi di un certo rilievo capaci di provocare un acuto riflesso del sistema neurovegetativo stesso (traumi inferii all'epigastrio, al collo, ai testicoli e cosi via), generalmente il collasso consegue a insufficienze acute o del centro motore della circolazione (deficit acuto della contrattilità  cardiaca, fibrillazione atriale ad alta frequenza, crisi di tachicardia parossistica) o della regolazione del tono periferico arterioso (compromissione acuta della funzione surrenalica dopo o in corso di malattie infettive gravi, emorragie surrenaliche, morbo di Addison, peritoniti, perforazioni gastrointestinali).

Assai importante e frequente è il collasso che può accompagnare l'infarto del miocardio e che riconosce una genesi mista, sia neurovegetativa, sia da insufficienza contrattile del miocardio. I sintomi sono caduta della pressione arteriosa, pallore, sudorazione fredda profusa, astenia intensa, estremità  fredde, nausea e vomito, talvolta dilatazione della pupilla (midriasi); all'esame clinico la pressione arteriosa sarà  notevolmente ridotta sia nei suoi valori massimi che minimi, la frequenza del polso nettamente aumentata (120-130 pulsazioni al minuto). Se la situazione di collasso perdura compariranno i segni di danni irreversibili al cuore, ai reni, al cervello.

Autore: Redazione Medicina33.com