Sezione: Urologia

Il cateterismo è usato anche per per studiare la funzione di ciascuno dei due reni

Il cateterismo è una tecnica diagnostica che consiste nell'introdurre uno strumento (catetere o sonda) in una cavità  del corpo (vescica, uretra, canali lacrimali, cuore) per verifà¬care le condizioni interne dell'organo interessato. Il cateterismo cardiaco usa un sondino che viene introdotto, in anestesia locale, in una vena del braccio o in una arteria della gamba o del gomito (a seconda che debba pervenire all'atrio destro o al sinistro) e poi spinto nella regione interessata. Giunto nella cavità  può prelevare campioni di sangue o misurare la pressione interna o anche introdurre liquidi radiopachi per studio radiografico.
Il catetere urinario viene impiegato sia per esplorare le condizioni di canalizzazione dell'uretra, che per prelevare campioni di urine direttamente in vescica (urinocultura nella donna) o, mediante l'introduzione della punta del catetere separatamente negli sbocchi ureterali (destro e sinistro), per studiare la funzione di ciascuno dei due reni (pervietà  dello sbocco, presenza di pus o sangue o fuoriuscita di urina da un solo lato, caratteri chimici delle due urine prelevate, introduzione di liquidi radiopachi per studio radiografico ecc,), sia a scopo evacuativo, per svuotare la vescica stessa di urina in essa ristagnante (restringimenti uretrali infà¬ammatori o da ipertrofà¬a prostatica, paralisi della muscolatura vescicale ecc.), sia infine a scopo terapeutico per praticare lavaggi o introdurre nelle cavità  sostanze medicamentose. Esistono poi altri tipi di catetere, con funzioni terapeutiche come il catetere epidurale che serve a somministrare anestetici nella zona subaranoidea (intorno al midollo spinale) durante il parto.

Autore: Redazione Medicina33.com