Sezione: Malattie della pelle

Il carbonchio è una malattia infettiva causata dal Bacillus anthracis, frequente negli animali erbivori e trasmessa occasionalmente all'uomo

Il carbonchio è una malattia infettiva causata dal Bacillus anthracis, frequente negli animali erbivori e trasmessa occasionalmente all'uomo, maoggi, grazie alle moderne misure igieniche e profilattiche adottate negli allevamenti di bestiame, è divenuta di rara osservazione. L'infezione carbonchiosa avviene per contatto con animaliammalati o con materiale da essi contaminato (foraggio, lana,terra). Dopo un periodo di incubazione (variabile da 1 a 5 giorni) sul luogo di contatto con il materiale infetto compare unapiccola lesione eritematosa, che poi diviene brunastra, cosparsadi vescicole da cui fuoriesce un liquido sieroemorragico; talelesione, pruriginosa ma indolore, si trasforma poi in una pustolache si ulcera. Talvolta, invece di una pustola ben delimitata,compare un'ulcerazione superficiale circondata da una zonaedematosa che si estende rapidamente. In ambedue questeforme i sintomi generali, più o meno marcati, sono rappresenta-ti da malessere generale, cefalea, artralgie, vomito, febbre eleucocitosi. La "localizzazione polmonare" del carbonchio èdovuta all'inalazione di polveri contenenti spore carbonchiose(frequenti nei cardatori di lana) e si manifesta dapprima conmalessere generale, difficoltà  respiratoria e scarsa febbre; dopoqualche giorno la sintomatologia si aggrava notevolmente,compare febbre elevata, espettorato striato di sangue, segni dibroncopolmonite ed infine collasso cardiocircolatorio.Talvolta si può avere anche una localizzazione intestinale dovuta all'ingestione di alimenti contaminati; questa forma di carbonchio provoca vomito persistente con stitichezza alternata adepisodi di diarrea sanguinolenta e dolori addominali diffusi.La diagnosi di carbonchio è confermata dalla positività  dell'emocultura. Le forme polmonari e intestinali possono essererapidamente mortali, mentre prognosi migliore presentano lelocalizzazioni cutanee. L'uso del vaccino anticarbonchio ha,almeno in occidente, debellato la malattia. La terapia comunque consiste di antibiotici specifici.

Autore: Redazione Medicina33.com