Sezione: Oncologia

I grassi insaturi, alla luce delle recenti ricerche sul rapporto tra alimentazione e sviluppo di patologie tumorali, aumentano il rischio di neoplasie in genere e del tumore della mammella in particolare.

Per comprendere il concetto di saturo e insaturo, dobbiamo considerare i grassi come formati da catene di atomi di carbonio ai quali si legano altrettanti atomi di idrogeno: se la catena è completa l'acido grasso è saturo, se mancano due atomi di idrogeno l'acido è mono insaturo, se ne mancano quattro l'acido è polinsaturo. I grassi insaturi, alla luce delle recenti ricerche sul rapporto tra alimentazione e sviluppo di patologie tumorali, aumentano il rischio di neoplasie in genere e del tumore della mammella in particolare. Tale rischio diminuisce quando i grassi insaturi fanno parte di una dieta che limita al 20% i grassi totali.Dal un punto di vista della salute, c'è un'altra sostanza lipidica che ha un molo fondamentale: il colesterolo. E stato appurato che gli individui con un elevato livello ematico di questo grasso presentano anche, un alto rischio di infarto, di colpi apoplettici (ictus), di malattie cardiovascolari. Il livello di colesterolo nel sangue è influenzato dall'apporto di grassi alimentari e di colesterolo alimentare, come pure dalla quantità  di questa sostanza, naturalmente prodotta dall'organismo (fegato, intestino). Da un punto di vista pratico, quando la dieta ha un alto contenuto di grassi saturi viene assorbita dall'organismo una maggiore quantità  di colesterolo.

La circolazione del colesterolo nel sangue dipende dalle lipoproteine, che si presentano in trà© forme principali: lipoproteine ad alta densità  (HDL), a bassa densità  (LDL), a bassissima densità  (VLDL). Le HDL sono benefiche perchè asportano il colesterolo dalle cellule delle pareti arteriose, mentre le altre due sono potenzialmente dannose perchè hanno il ruolo di fornire il colesterolo alle cellule.
Tuttavia, bisogna tenere presente che il livello lipoproteico del sangue può essere influenzato da diversi fattori:
1. una dieta ricca di grassi saturi aumenta i livelli delle LDL e VLDL dannose;
2. grassi animali polinsaturi tendono a ridurre gli effetti dannosi delle LDL e ad aumentare l'effetto benefico delle HDL;
3. un ' attività  fà¬sica intensa e regolare può fare elevare il livello delle HDL (lipoproteine ad alta densità );
4. l'obesità  è associata a livelli bassi di HDL, ma queste possono aumentare con la perdita di peso;
5. le donne prima della menopausa hanno un quoziente di HDL superiore a quello degli uomini e resistono meglio alle cardiopatie; dopo i cinquant'anni perdono la loro naturale protezione ormonale e viene meno la ridotta percentuale di rischio per queste malattie che diviene identica a quella degli uomini. Ridurre l'assunzione di grassi è uno degli aspettipiù importanti di una dieta corretta, ma si tratta diun'impresa non facile perchè essi si trovano in moltiuliinenti.

La circolazione sanguigna del colesterolo è a sua volta condizionata dal diverso livello ematico dei vari tipi ili lipoproteine.Per fare qualche esempio, la carne magra può contenere fino al 60% di grassi, il latte intero ne ha il 48%, (quello parzialmente scremato il 30%. Per rendere meno sgradevole il passaggio a una dieta povera di lipidi, la medicina si avvale anche dell'ausilio del computer, grazie al quale è possibile mettere a punto un tipo di regime alimentare che tenga conto dell'assunzione giornaliera di grassi, dolci, palatine fritte ecc

Autore: Redazione Medicina33.com