Sezione: Cardiologia

I benefici che si hanno al cuore con l'attività  sportiva.

Gli effetti dell'attività  sportiva si riflettono positivamente sul rendimento dell'apparato cardiocircolatorio, rendendolo più efficiente.Un cuore allenato soprattutto alla resistenza, presenta le cavità  atriali e ventricolari più ampie, capaci di accogliere ogni volta una maggiore quantità  di sangue. Le pareti parallelamente si ispessiscono e acquisiscono una superiore tonicità  che permette di contrarsi con adeguato vigore inviando in circolo più sangue a ogni sistole.Gli aumenti quindi della gittata sistolica e della portata cardiaca permettono di avere una frequenza a parità  di sforzo inferiore a quella di un sedentario. Atleti molto allenati nelle specialità  di resistenza hanno fatto registrare a riposo solo 40 battiti in 60 secondi.

Questo dato è molto importante. Prendiamo ad esempio due individui con una differente frequenza cardiaca di base uno con 50 ed uno con 80 pulsazioni al minuto. Nel momento in cui debbono compiere un esercizio fisico il primo ha la possibilità  di sfruttare quei 30 battiti che ha in meno. Chi parte con una frequenza di 50 per semplificare è come se potesse usufruire di 140 litri di carburante mentre chi parte da 80 può utilizzarne solo 110.

Un cuore ben preparato riesce poi, a raggiungere sotto sforzo frequenze cardiache molto elevate non alla portata di chi non pratica sport.L'attività  fisica migliora tutta la circolazione in quanto fa aumentare il numero di capillari in ogni muscolo compreso quello cardiaco.Muscoli tonici ed allenati inoltre favoriscono il ritorno del sangue ben sospingendolo verso il cuore.Tutto ciò consente di avere dei tempi di recupero bassi e naturalmente proporzionati al grado di preparazione raggiunto.

da CHI É NUTRITO IL CUORE?Come ogni altro organo non può ricevere ossigeno che dal sangue. Questo compito è assolto dalle arterie coronarie che dipartono dall'aorta e abbracciano il cuore rifornendolo di sangue ossigenato. Sono quelle che più frequentemente si ledono in caso dଠinfarto.

da CHI É STIMOLATO IL CUORE?Lo stimolo a contrarsi arriva dal sistema nervoso autonomo (simpatico e parasimpatico) il cui compito è quello di inviare impulsi che accelerano l'attività  cardiaca o che la rallentano a seconda delle esigenze.Tali comandi partono dal cervello ma sono indipendenti dalla nostra volontà  ed arrivano a dei centri specializzati all'interno del cuore. Questi a loro volta trasmettono lo stimolo alla contrazione a tutte le pareti cardiache.

chi COMANDA IL RITMO?Il ritmo del cuore è assicurato dagli impulsi che scaturiscono spontaneamente dal nodo del seno. Da questo tessuto specializzato posto sulla sommità  delcuore gli stimoli si diffondono agli atri e ai ventricoli percorrendo la rete di microscopici filamenti elettrici presenti nello spessore del muscolo cardiaco.

volume SISTOLICO O GETTATA SISTOLICAE la quantità  di sangue espulsa a ogni battito. Di solito una contrazione cardiaca fa fuoriuscire da ciascun ventricolo circa 70-80 ml di sangue. Al termine della sistole può rimanere nel ventricolo un volume residuo.

portata CARDIACA O GETTATA CARDIACASi tratta della quantità  di sangue pompato da ciascun ventricolo in un minuto. Si ricava moltiplicando il volume sistolico per la frequenza cardiaca: ad esempio 80 ml x 70 battiti al minuto = 5,6 litri.

sotto SFORZO I NUMERI CAMBIANODurante l'esercizio fisico il cuore deve espellere una quantità  di sangue superiore, per soddisfare le maggiori necessità  metaboliche del muscolo.La gettata sistolica può aumentare fino a 180 ml circa e la frequenza cardiaca può raggiungere e, talvolta, anche superare i 200 battiti al minuto.

Autore: Redazione Medicina33.com