Disbiosi e intolleranze alimentari
Nell'intestino sano è presente una colonizzazione di germi, meglio conosciuta come "flora batterica intestinale", che, con reciproci vantaggi, vivono e si sviluppano. Ricordiamo come, ad esempio, la presenza di Escherichia coli sia determinante per sintetizzare la vit. K, necessaria per la sintesi delle protombine. La flora batterica, oltre agli Escherichia coli, è costituita da diversi tipi di batteri i quali non solo proteggono le pareti intestinali, ma favoriscono l'assimilazione di numerose vitamine, quali l'acido folico, l'acido pantotenico, la vit. B e la biotina. Talvolta, tuttavia, i batteri non patogeni si trasformano violentemente e interferiscono nel metabolismo con la formazione di sostanze tossiche. Quando, per una qualsiasi causa, si vengono ad insediare batteri non utili e germi pericolosi, tutta la flora batterica viene disturbata: è questa situazione che in linguaggio moderno viene definita come "disbiosi". É a Nissie che si deve il concetto di "disbatterio", ossia di batterio pericoloso e non più utile.
Gli antigeni
Alimenti, tossine e varie sostanze nocive, nel momento in cui vengono a contatto con l'organismo provocano la formazione di antigeni. Tra gli antigeni si trovano batteri, virus, sostanze tossiche di origine vegetale e animale, proteine di varia natura, ecc. L'estensione della superficie corporea, con cui gli essi vengono a contatto, va dai 2 m² della cute fino ai 300 m² dell'intestino. Nel colon inferiore e nel retto la loro presenza si aggira intorno ai IO14 per millimetro di massa fecale; la membrana mucosa intestinale, perciò, si comporta come una barriera per impedire l'infiltrazione nell'organismo di sostanze altamente dannose. Per far fronte alla imponente minaccia rappresentata dal transito del contenuto intestinale, l'intestino è dotato di un sistema immunitario, costituito da: linfociti nell'epitelio, cellule plasma, macrofagi, placche di Peyer e linfonodi mesenteriali.
Tuttavia non esiste una vera e totale protezione, per cui avviene che particelle e macromolecole riescano ad essere assimilate e assorbite in modo attivo, così da scatenare reazioni immunitarie non solo a livello locale: gli antigeni riescono, infatti, a penetrare nell'organismo attraverso le vie linfatiche ed ematiche.
Autore: Redazione Medicina33.com