Sezione: Ultime Notizie

Coronavirus, i dati del 19 Agosto: i contagi continuano a salire. I nuovi casi in 24 ore sono 642.

Coronavirus, i dati del 19 Agosto: i contagi continuano a salire. I nuovi casi in 24 ore sono 642. Sono Sette i morti, rispetto a quattro di martedì. Crescono anche i tamponi: 71mila, quasi 20mila in più di ieri. In Lombardia (+91) e Emilia Romagna (+76) i maggiori incrementi di contagiati. Nessuna regione a zero casi. Aumentano anche i ricoverati e i pazienti in terapia intensiva
Il numero dei contagi da coronavirus a salire ed è una tendenza che era stata ipotizzata dagli esperti perché la carica virale nei tamponi delle persone positive è in crescita. 642 i nuovi casi in 24 ore: è il numero più alto dal 23 maggio quando i casi erano stati 669. Il giorno di Ferragosto invece erano stati 629. I nuovi casi sono 239 in più rispetto a ieri (403). Sette i morti, contro i quattro di martedì. In crescita anche i tamponi: 71mila, quasi 20mila in più di ieri. In Lombardia (+91) e Emilia Romagna (+76), Veneto (+59), Campania (+56), Sicilia (+ 45) i maggiori incrementi di contagiati. Nessuna regione ha zero casi. Anche la Basilicata ha un caso, due la Valle D’Aosta e due la Provincia di Trento.

Cresce anche il numero delle persone ricoverate con sintomi da Coronavirus: sono 866, 23 in più nelle ultime 24 ore. Aumentano anche le terapie intensive (66, +8), mentre i pazienti in isolamento domiciliare sono incrementati di 240 unità (ora sono 14.428). Gli attualmente positivi sono 15.360 (+271). I dimessi ed i guariti sono saliti a 204.506 (+364). In Lombardia il maggior numero di pazienti in terapia intensiva (14), nel Lazio i ricoverati con sintomi (229). Di fronte ai dati di oggi e a quelli dei giorni scorsi che certificano secondo gli esperti una “crescita significativa della curva dei contagi”, ma anche guardando a quello che sta accadendo nel resto del mondo, il governo si prepara a quella che potrebbe essere la cosiddetta seconda ondata. L’ipotesi di un nuovo lockdown generale, spiegava ieri il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, non è in questo all’orizzonte: “Dipenderà dai nostri comportamenti, si interverrà ogni volta che ci saranno focolai, con le Regioni c’è massima collaborazione. Io spero che non ci sia, anche perché non potremmo permettercelo: in caso di focolai, potrebbero esserci delle zone chiuse“.

Autore: Redazione Medicina33.com