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Coronavirus, “il trattamento precoce con remdesivir dimostra di ridurre la carica virale”

Il remdesivir, l’antivirale utilizzato nel trattamento dei pazienti affetti da Covid in molti paesi tra cui l’Italia come farmaco sperimentale, resta un buon candidato per la terapia contro Sars Cov 2. Ora uno studio ha dimostrato che il trattamento precoce con il farmaco antivirale riduce la carica virale e previene patologie polmonari nei macachi infettati. Nello studio pubblicato oggi su Nature gli autori del National Institute of Allergy and Infectious Diseases americano, supportano l’uso precoce del trattamento con remdesivir in pazienti con Covid 19 per prevenire la progressione verso la polmonite. Due set di 6 macachi sono stati infettati con Sars-CoV-2; un gruppo è stato trattato con remdesivir 12 ore dopo (vicino al picco di replicazione del virus nei polmoni) e questi stessi animali hanno ricevuto il trattamento ogni 24 ore fino a 6 giorni dopo l’inoculazione. Ebbene, contrariamente al gruppo di controllo, i macachi che hanno ricevuto remdesivir non hanno mostrato segni di malattie respiratorie.

Autore: Redazione Medicina33.com