Sezione: Immunologia

Come si trasmette l'epatite virale? Quali sono i postumi e i sintomi dell'epatite virale?

L'epatite virale è detta anche epatite epidemica o epatite catarrale, è una infezione provocata da ultra-virus e caratterizzata da lesioni degenerative del fegato. Dopo un periodo di incubazione che può variare da 3 a 6 settimane, vi è la comparsa di dolori articolari a cui in seguito possono aggiungersi febbre con mal di testa, nausea, diarrea. Trascorsi 2 o 3 giorni, la febbre discende, poi risale. Successivamente appare l'itterizia (ovvero colorazione gialla della pelle e delle mucose), la febbre inizia a diminuire ma gli altri sintomi persistono, le urine sono cariche, le feci decolorate, i dolori in corrispondenza del fegato sono talvolta molto forti, il prurito è frequente inoltre la prostrazione del malato piuttosto accentuata.

L'itterizia scompare in 2 oppure 3 settimane, e così quasi tutti gli altri sintomi. Ma ciò non è ancora indizio di guarigione. In caso di epatite virale la convalescenza è spesso molto lunga e le prove di funzionalità  epatica restano per settimane e anche per mesi. L'epatite virale colpisce nella maggior parte dei casi i giovani ed è molto più frequente in autunno. La mortalità , del 3 per mille può aumentare durante epidemie, in individui anziani o affetti da una malattia del fegato (in seguito ad alcoolismo) o delle vie biliari (calcolosi). Tra i postumi dell'epatite virale si annoverano: astenia fisica e psichica che può durare mesi ed è molto frequente; dispepsia, epatite subacuta, cirrosi epatica o biliare. L'epatite virale può essere trasmessa anche da persone sane; oppure attraverso una trasfusione sanguigna, un siero, un vaccino, un ago o una siringa infetti (epatite serica). L'isolamento del malato e del convalescente deve essere rigoroso e durare 21 giorni o più.

Autore: Redazione Medicina33.com