Sezione: Cardiologia

A cosa servono i farmaci cardiocinetici

I Farmaci cardiocinetici aumentano la forza contrattile del cuore, ne rallentano la frequenza e la conduzione degli stimoli dagli atri ai ventricoli e potenziano infine l'eccitabilità  miocardica.Per esplicare questo complesso di funzioni, direttamente sullafibra cardiaca o indirettamente per eccitazione vagale, occorreche il farmaco raggiunga in quantità  adeguata il miocardio. Unavolta avvenuto l'ancoraggio alla fibra, il farmaco cardiocineticovi resta tenacemente fissato per un tempo piuttosto lungo, motivo per cui occorre una sorveglianza accurata del cardiopatico senon si vuole andare incontro al rischio di un iperdosaggio (confenomeni di bradicardia e aritmia).

Il prototipo dei farmaci cardiocinetici è senz'altro la digitale cuiva attribuita "in toto" la complessa azione descritta.Ricorderemo ancora lo strofanto, il cui effetto inotropo positivoè più rapido ed intenso, mentre meno intenso è l'effetto cronotropo e dromotropo negativo; la digitale lanata, in cui è dadistinguersi l'azione dei preparati che contengono tutti e trà© isuoi glucosidi (A, B, C), da quella del glucoside C isolato, laproscillaridina A. Per la scelta del farmaco cardiocinetico bisogna anzitutto stabilire se il malato presenti un ritmo sinusale oun'aritmia completa. Nel primo caso il medico potrà  sceglieretra la digitale e lo strofanto, tenendo presente la necessità  di unimpiego corretto e mirato.

In tutti i casi in cui il miocardio è inpreda a fenomeni degenerativi accentuati, la digitale, che pure èil farmaco d'elezione, lascerà  il posto allo strofanto endovena;lo stesso dicasi di extrasistoli numerose. Se la diagnosi è difibrillazione atriale, si useranno il glucoside C della digitalelanata e i suoi derivati, farmaci cioè anch'essi cardiocinetici.

Autore: Redazione Medicina33.com