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La curva epidemica in ascesa: Covid, aumentano casi, ricoveri e decessi

La curva epidemica in ascesa: Covid, aumentano casi, ricoveri e decessi

Il quadro epidemiologico italiano si presenta in continua evoluzione, con la quarta settimana consecutiva di crescita della curva Covid. I dati del Ministero della Salute, riportati nel bollettino settimanale dal 30 novembre al 6 dicembre, evidenziano un incremento del 14,0% nei nuovi casi positivi, raggiungendo la cifra di 59.498, rispetto alla settimana precedente quando erano stati registrati 52.177 casi.

Nonostante la crescita percentuale inferiore rispetto alle settimane precedenti, si profila la possibilità che anche questa ondata si avvicini al plateau. Tuttavia, i dati preoccupanti riguardano l'incremento dei decessi, che ammontano a 307, con un aumento del 5,5% rispetto alla settimana scorsa. Parallelamente, si registra un aumento dei ricoveri, con un tasso di occupazione in area medica salito al 10,7%, che si traduce in 6.668 ricoverati, rispetto al 9,2% della settimana del 29 novembre, che contava 5.741 ricoverati.

I reparti di terapia intensiva vedono un aumento del tasso di occupazione al 2,5%, con 219 ricoverati, rispetto al 1,9% della settimana precedente, quando erano presenti 170 pazienti. Il numero complessivo di tamponi effettuati è pari a 284.806, segnando un incremento del 2,5% rispetto alla settimana precedente (277.938). Il tasso di positività, inoltre, sale al 20,9%, con un aumento del 2,1%.

Il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia, ha dichiarato che "gli indicatori sono in lieve crescita, sia per quanto riguarda il numero di nuovi positivi che per l'impatto sulle strutture ospedaliere, che resta tuttavia sotto controllo e non determina condizioni di criticità".

In questo contesto, Vaia ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra Ministero e Regioni, ringraziando queste ultime per la pronta disponibilità nell'organizzare in tutto il paese open day e misure organizzative per agevolare l'accesso dei cittadini alla vaccinazione senza prenotazione. Questa sinergia, afferma Vaia, rappresenta la strada virtuosa per proteggere i più fragili, coloro che attualmente sono più a rischio di sviluppare forme gravi della malattia.



Autore: Redazione Medicina33.com