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Emergenza Fentanyl: L'allarme del Governo sulla droga degli zombie nelle mani della 'ndrangheta

Emergenza Fentanyl: L'allarme del Governo sulla droga degli zombie nelle mani della 'ndrangheta

Il Fentanyl, nota per la sua capacità di nascondersi persino tra le pagine dei libri prima di essere estratto per il suo utilizzo, ha guadagnato l'infame etichetta di "droga degli zombie" per la sua abilità di trasformare chi la consuma in esseri che vagano come morti viventi. Questa sostanza, utilizzata come farmaco nel trattamento del dolore, è fino a dieci volte più potente della morfina, portando a un pericoloso stato di euforia che alimenta il suo abuso.

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, rassicura che al momento in Italia non c'è un'emergenza legata al Fentanyl, ma vi sono segnali preoccupanti riguardo alla sua diffusione. Il mercato illegale, soprattutto nel deep e nel dark web, attira l'interesse delle organizzazioni criminali.

Mantovano sottolinea il coinvolgimento della 'ndrangheta nel traffico di Fentanyl, anche se al momento stanno ancora valutando l'opportunità di inserirlo nel mercato. Fino ad ora, c'è stata una sola operazione significativa in Italia, denominata "Painkiller", che ha portato al sequestro di 100.000 dosi di Fentanyl e all'arresto di 7 persone in Italia e 11 negli Stati Uniti. Ulteriori indagini sono in corso, incluso il tracciamento di contatti con fornitori in Cina.

Sebbene i decessi associati al Fentanyl in Italia siano stati finora contenuti (due dal 2016), e ci siano state solo cinque segnalazioni di intossicazioni non fatali, i dati potrebbero sottostimare il fenomeno reale. Il "Piano nazionale di prevenzione contro l'uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici", presentato a Palazzo Chigi, sottolinea la minaccia potenziale che questa sostanza rappresenta per la salute e la sicurezza europea.

Il Fentanyl, sia in polvere che in altre forme, è stato oggetto di significativi sequestri da parte delle autorità italiane tra il 2018 e il 2023. Il Piano evidenzia la necessità di intensificare le attività di prevenzione e contrasto, compreso lo scambio di informazioni tra forze dell'ordine e intelligence, il monitoraggio dei flussi di import/export dei farmaci contenenti Fentanyl, e il potenziamento delle capacità di controllo con l'uso di tecnologie avanzate. Inoltre, si sottolinea l'importanza di coinvolgere i reparti medici di pronto soccorso e terapie intensive per affrontare le emergenze legate al Fentanyl.

Il pericolo non riguarda solo l'abuso, ma anche la possibilità di utilizzare il Fentanyl come arma per commettere reati sessuali. La presidente del Gruppo tossicologi forensi italiani, Sabina Strano Rossi, avverte che anche piccole quantità di questa sostanza possono essere letali. L'antidoto al Fentanyl, il naloxone, è disponibile, ma la sua efficacia può essere limitata contro derivati ancora più potenti. La prevenzione dell'uso improprio di queste sostanze è cruciale in questo momento critico. I nomi commerciali associati al Fentanyl includono Dogetic, Sublimaze, Actiq e altri, segnali di un pericolo che richiede una risposta immediata e coordinata.



Autore: Redazione Medicina33.com